domenica 4 settembre 2011

Gigantoraptor & Alectrosaurus

A riconferma di quanto detto nel precedente post: la versione densamente piumata e pennuta di Gigantoraptor giunge sul piccolo schermo, per il trapasso definitivo, recitando una parte in "Dinosaur Revolution" e "Planet Dinosaurs", entrambi di prossima uscita.  Immancabile la presenza dei tirannosauridi, rigorosamente a squame.


Gigantoraptor nella "paleoarte"

Di seguito, approfondirò quanto già trattato nel post "La pellaccia del tirannosauro, la pelliccia del megaterio e molti (troppi) rumors". Grazie alla rappresentazione di Zhao Chuang (illustratore) e Xing Lida (paleontologo), Gigantoraptor nasce come gigante piumato e così viene accolto dalla comunità degli appassionati e dei paleoillustratori. La comparsa televisiva non farà che cristallizzare ulteriormente questa immagine... Ecco una rapida analisi di quanto si trova in rete (discorso che, eventualmente, può essere applicato anche ai tirannosauridi iconografici). Potrete verificare voi stessi, usando Google Immagini.

PIUMAGGIO APPARISCIENTE E DISTRIBUITO - Julius Csotonyi (2007)  / Gigantoraptor viene comunemente raffigurato con un folto piumaggio (esempi: Andrey Atuchin 2007, Seiji Yamamoto 2008), come nell'illustrazione originale di Zhao Chuang e Xing Lida (2007).  
PIUMAGGIO FOLTO E APPARISCIENTE, LIMITATO AD ALCUNE REGIONI DEL CORPO - Gigantoraptor e Tarbosaurus / Matteo Bacchin (2007) Come nel caso di Luis Rey (2008), Bacchin ha scelto di eliminare il piumaggio da estese parti del corpo, stabilite più o meno liberamente.
PIUMAGGIO CORTO, FOLTO E DISTRIBUITO - Andrea Cau (? 2009) / Da una certa distanza, un piumaggio poco appariscente può risultare difficile da distinguere in un animale di grandi dimensioni.
PIUMAGGIO RADO MA DISTRIBUITO autore sconosciuto, ? 2009 (fonte) / Versione con piumaggio distribuito, ma meno folto rispetto all'originale.  Ricostruzioni come questa non sono molto diffuse...
COMPLETAMENTE GLABRO - Disegno di Matt Tames. L'immagine è unicamente indicativa, è probabile che l'autore ne immaginasse una versione squamata.   
PIUMAGGIO PUNK - perfetto per lo zoo virtuale di "TerraNova"
GLABRO a "SQUAME" TUBERCOLATE - fonte: galleria di HodariNundu Tubercoli come quelli qui rappresentati sono davvero enormi per un dinosauro. Le impronte di pelle di Carnotaurus (per citare un teropode), testimoniano la presenza di piccole squame tubercolate, del diametro di 4-5 mm, tra le quali si intervallano tubercoli conici di 4-5 cm di diametro, distanti l'uno dall'altro di 8-10 cm.
Carnotaurus 

Oltre a Carnotaurus, abbiamo impronte tegumentarie per un secondo teropode non celurosauriano, l'esemplare DINO 11541 (denominato, in attesa di una descrizione formale, Allosaurus "jimmadseni") A cui va aggiunto l'olotipo di Concavenator:

"The left side of the body preserves a 30 cm2 skin impression consisting of small scales 2-3 mm in diameter. This suggests that juvenile allosaurs possessed scaly integument. This represents the most derived tetanuran to retain this character, otherwise present in more basal theropods such as Carnotaurus." (Pinegar et al, 2003, non dispongo dell'articolo / fonte)


 Carnotaurus - Bonaparte et al. (1990) / Purtroppo l'articolo non approfondisce molto l'aspetto tegumentario, e le foto (in alto) non sono particolarmente soddisfacenti. La scultura degli Czerkas, curata o meno che sia, non può e non deve rappresentare un modello sostitutivo al fossile originale.   
Olotipo di Carnotaurus sastrei (MACN-CH 894) "Negative mold of a large skin section from the tail of the theropod, Carnotaurus. Note the crater-like depressions that represent the distinctive conical spines that were found over the sides of the animal. Scale bar = 10 cm." (da "Currie & Padian 1997: Encyclopedia of Dinosaurs")
Stephen Czerkas - Carnotaurus (? - successivo al 1986) / per alcuni approfondimenti, suggerisco una visita al blog "Geomythologica"
Tyrannosaurus a Taipei - ? Czerkas 1987 FONTE
Ricostruzione scheletrica di Concavenator (di Franz-Josef73) - Foto (dei fossili tegumentari) e testo da Ortega et al. 2010

Come si è già detto, nel caso dei tirannosauridi (ignorando bellamente Dilong & Co) abbiamo rumors in abbondanza, e poca sostanza. 

In breve: 
1 - esemplari perduti o distrutti (come nel caso di Tarbosaurus), che non potranno mai più essere osservati da occhio umano, dunque impossibili da descrivere e analizzare. foto 1,
 
2 - rumors riguardanti fossili di cui, in rete, non si trovano foto (a parte qualche esempio poco chiaro). Evidenze di tubercoli? Non solo... Currie parla di un'impronta di pelle glabra, priva di squame, presente nell'olotipo di Gorgosaurus, e in altri esemplari.  A parità di sostanza, questa traccia di pelle liscia dovrebbe avere lo stesso valore di un rumor su una piccola impronta con tubercoli (non associata allo scheletro).

3- rumors confermati ufficialmente, riguardo a possibili tracce di tegumento in un esemplare di Tyrannosaurus, BHI 6230 ("Wyrex"). Impronte molto limitate (come può confermare la foto in basso), concentrate lungo la parte inferiore della coda (fonte: Larson & Carpenter, 2008 "Tyrannosaurus rex: The Tyrant King" ). Tracce del tutto simili sono state rinvenute lungo la coda di altri celurosauri, specie delle quali si ha conferma diretta della presenza di piumaggio (Es. Juravenator, Scansoriopteryx). In breve, non esistono evidenze a favore dell'idea che i tirannosauridi fossero celurosauri privi di piumaggio.  altra foto

"Wyrex"  / "There are T.rex skin impressions. They were found with 'Wyrex'. To the best of my knowledge, all known Tyrannosaur skin impressions cover very small areas and are from indeterminate regions in the body. This was found in the same block as leg bones and abdominal ribs." fonte

BIBLIOGRAFIA

Bonaparte, J. F., Novas, F. E. & R. A. Coria. "Carnotaurus sastrei, the horned lightly built carnosaur from the Middle Cretaceous of Patagonia". Contributions in Science 416:1-42. (1990)

Currie, Philip; Badamgarav, Demchig; Koppelhus, Eva. (2003). "'The First Late Cretaceous Footprints from the Nemegt Locality in the Gobi of Mongolia'" (PDF). Ichnos 10 (1): 1-13.

Paul, G.S. & Chase, T.L. (1989). "Reconstructing extinct vertebrates". In "The Guild Handbook of Scientific Illustration", Van Nostrand Reinhold, pp 239-256.  

"Dinotyrannus" (di Seiji Yamamoto) & Gallus (di Cheung Chung Tat)

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