mercoledì 6 giugno 2012

La Linea dell'Immaginario (3) - L'inferno di Ray Bradbury

Estratto di "A parte un dinosauro, che cosa vuoi diventare da grande?"
"Beside a Dinosaur, Whatta Ya Wanna Be When YouGrow Up?" ("Dinosaur Tales", 1983)

Di Ray Bradbury

Illustrazione di copertina di William Stout

"Dio, reverendo, è stato fantastico! I mostri!"
"Non adorare nè i mostri nè gli uomini, però" disse il reverendo, tentando di mantenere il sermone sui binari giusti. Benjamin non era tipo da lasciarsi fuorviare. "Mi è piaciuta la parte sul desiderare che qualcosa succeda. E' vero?" Il reverendo per poco non si ritrasse sotto lo sguardo abbagliante del ragazzo. "Ebbene..." "Voglio dire" riprese Benjamin "se qualcuno desidera qualcosa con sufficiente intensità, si avvera?" "A patto" s'intromise il nonno, accorendo per trarre in salvo il reverendo dalla sua stessa progenie "che tu dia elemosine ai poveri, reciti le preghiere giuste, faccia con diligenza i compiti di casa, riordini la tua stanza..." Il nonno rimase a corto di parole. "Ma è un sacco di cose" esclamò Benjamin, spostando gli occhi dal precipizio del nonno all'altopiano del reverendo Clue. "Che cosa devo fare prima di tutto?" "Il Signore ci desta ogni giorno chiamando ognuno di noi al proprio compito, figliolo. Me al mio: fare il reverendo. Te al tuo: essere un ragazzo, ardente e pronto a desiderare di diventare" "Desiderare di diventare" Benjamin ridacchiò, col viso ardente. "Desiderare di diventare" "Ma solo dopo aver fatto il tuo dovere, ragazzo, solo dopo aver fatto il tuo dovere." Ma Benjamin, rianimato e pieno di slancio, corse, si fermò, poi tornò indietro, senza dargli ascolto. "Reverendo, è stato Dio a creare quelle bestie, giusto?" "Ebbene sì, che ti benedica, figliolo. E' stato lui." "Lei pensa mai al perchè?" Il nonno posò la mano sulla spalla di Benjamin, ma Benjamin, lui, non la sentì. "Voglio dire, per quale motivo Dio avrebbe creato i dinosauri per poi farli scomparire?" "Egli opera per vie misteriose..." "Troppo misteriose per me" ribatte Ben con audacia. "Non sarebbe magnifico se avessimo il nostro dinosauro privato qui a Green Town, Illinois, tornato per non scomparire mai più? Le ossa sono favolose, ma l'animale reale, non sarebbe magnifico? "Ho anch'io un debole per i mostri, a dir la verità" ammise il reverendo. "Lei pensa che Dio li farà mai rivivere?" La conversazione, a quanto poteva vedere il reverendo, stava puntando verso le sabbie mobili, e lui non aveva intenzione di sprofondarci. "Tutto quello che so con certezza è che, se muori e vai all'inferno, ci saranno le bestie, o un loro facsimile, ad aspettarti." Benjamin sorrise raggiante. "Vale quasi la pena di morire!" "Figliolo" cominciò il reverendo. Ma il ragazzo era corso via.

William Stout - illustrazione originale per il racconto "Un rombo di Tuono", una tra le creazioni più celebri dello scrittore. La foresta era vasta e piena di fremiti, fruscii, sussurri e sospiri. Di colpo tutto cessò, come se qualcuno avesse chiuso una porta. Silenzio. Un rombo di tuono. Dalla foschia, a un centinaio di metri di distanza, sbucò il Tyrannosaurus rex. "Cristo" mormorò Eckles. "Stt!" Avanzava su grandi zampe oliate, elastiche, agili. Torreggiava di una decina di metri sopra la metà degli alberi, un grande dio del male, che piegava i delicati artigli da orologiaio avvicinandoli al petto oleoso da rettile.

"Dunque, vedete, i dinosauri che precipitavano dalla parete rocciosa in Un mondo perduto, un vecchissimo film del 1925, mi colpirono in pieno, così come King Kong quando avevo 12 anni. Letteralmente schiacciato, senza fiato per l'amore, cominciai ad arrabattarmi con la mia macchina da scrivere giocattolo, e da allora ho trascorso il resto della mia vita a spasimare per quell'amore inappagato. Lungo la strada ho incontrato un altro giovanotto, esattamente della stessa età, che nutriva esattamente lo stesso amore, per non dire bramosia. Giacchè quelle creature preistoriche popolavano i suoi giorni e turbavano le sue notti. Il giovanotto si chiamava Ray Harryhausen. Nel garage di casa sua stava costruendo, e animando con una pellicola da 8 mm a passo, una famiglia di dinosauri. Io andai spesso a trovare quella famiglia, tenni fra le mani i modellini, parlai per ore e ore, per molte sere di molti anni, con il mio amico, e ci trovammo d'accordo sul fatto che doveva crescere per dare vita ai dinosauri. Io dovevo per prestare loro la parola. E così è stato." (Ray Bradbury, 12 agosto 1982)


 "Il mondo perduto" (1925), film completo

Ray Harryhausen "Evolution of the World" (1938-40)

"Il risveglio del dinosauro" è stato il primo e l'unico film al quale abbia collaborato. Non è stato un gran film, e nemmeno un buon film, ma l'inizio di due carriere che alla fine hanno portato i film di animazione di Ray, le sue bestie - e i miei libri - in alcuni degli angoli più remoti del mondo. (Ray Bradbury, 1982)

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