venerdì 13 aprile 2012

Fossili e Miti: la Geomitologia approda alla BBC

"Secondo la credenza, l'ammonite poteva dare «protezione dai serpenti e curare cecità, impotenza e sterilità». Talvolta si dipingeva una testa di serpente sulle spire del fossile, per farne un amuleto. (...) In alcune regioni si riteneva che originariamente fossero state persone, che per i loro crimini erano state prima tramutate in serpenti e poi pietrificate. " fonte

Geomitologia.
Una parola che, fino a qualche anno fa, mi era completamente ignota. L'ho scoperta tramite il blog "Geomythologica" (2008-2011), di Leonardo Ambasciano, ora accorpato ad altri progetti dell'autore, all'interno di "Tempi Profondi". 

In un'intervista del 2009, domandai a Leonardo di far luce sul significato del termine: 
"La geomitologia è la scienza che si occupa delle relazioni tra fenomeni geologici e letteratura orale o scritta pre-scientifica. In particolare, studia le descrizioni di questi fenomeni (che possono essere terremoti, inondazioni, resti fossili, etc.) così come sono state codificate nella mitologia e nel folklore. Recentemente Adrienne Mayor ha analizzato le tradizioni delle civiltà greco-romana e delle Americhe nella ricostruzione dei fossili e nella spiegazione delle loro origini. (...) L’esigenza di dare corpo alle credenze religiose e folkloriche non è altro che testimonianza della sete di “reale” avvertita dall’uomo in ogni tempo." (leggi l'intervista completa Parte 1, Parte 2, Parte 3)

E' un tema che trovo di estremo fascino, e di cui ha trattato un recente documentario BBC (in basso), nella forma di alcuni dei suoi casi più celebri. Come consulente scientifica, ritroviamo la stessa Adrienne Mayor, autrice dei saggi "The First Fossil Hunters" (2000) e "Fossil Legends of the First Americans" (2005).  Un documentario d'eccezione, dedicato a un tema ampio ed importante (a dispetto del titolo "commerciale"). Curiosamente, manca di sequenze in CGI riciclate o imitate, ormai onnipresenti nelle produzioni a tema (si pensi ad una certa spazzatura "documentaristica", facendo zapping dalle parti di History/Discovery Channel).

BBC "Dinosaurs, Myths And Monsters" (2011) PARTE 2, PARTE 3, PARTE 4, PARTE 5, PARTE 6

Che significato avevano i fossili per le genti del passato? Ritengo rappresenti una domanda importante, per chi si interessa di illustrazione paleontologica. La "paleoarte" è un fenomeno moderno, con alle spalle due decenni di storia ufficiale ed un substrato culturale poco più che bicentenario (1/1000 della storia della nostra specie). Pertanto, non è mio interesse associarlo alle eterogenee visioni "eso-scientifiche" delle culture del passato. L'aspetto particolare che voglio qui mettere in evidenza riguarda la natura stessa dei fossili, come parti (non viventi) del biotopo, il cui aspetto ispira l'immaginazione: la loro similarità con le forme biologiche li rende inevitabilmente attraenti, e necessita di una spiegazione. Che siano chiamati in causa geologi o gorgoni, non fa differenza. Da questo punto di vista, anche gli illustratori paleobiologici, come chi li ha preceduti, non sono che cantori di avvenimenti velati dal tempo, mai osservati direttamente; sogni di mondi scomparsi.

Giraffokeryx - foto di Nikos Solounias (Mayor, 2000)
Alberto Savinio, Souvenir d'un monde disparu, 1928

Per approfondimenti: bibliografia e sitografia (parziale)

° "Tempi Profondi"(tempiprofondi.blogspot.it) e "Geomythologica", di Leonardo Ambasciano 
° "History of Geology" di David Bressan

° Mayor, A., 2000. "The First Fossil Hunters: Paleontology in Greek and Roman Times." Princeton University Press.
° Mayor, A. 2005. "Fossil Legends of the First Americans." Princeton University Press
° Vitaliano, Dorothy B., "Geomythology: geological origins of myths and legends", Geological Society, London, Special Publications 2007; v. 273; p. 1-7 doi:10.1144 /GSL.SP.2007.273.01.01
° Mayor, Adrienne, "Geomythology", in Enclopedia of Geology, Richard Selley, R., Robin Cocks, and Ian Palmer (eds), Elsevier, 2004. 
° Piccardi, L. and Masse, W. B., eds. 2007. "Myth and Geology." London: Geological Society

2 commenti: