venerdì 25 luglio 2014

_Kulindadromeus_


Alcune vertebre caudali (in basso) associate ad una serie di grandi tubercoli.
Kulindadromeus, nella versione ricostruita da Lukas Panzarin. Al momento, è la ricostuzione più fedele ai dati disponibili (si noti la presenza delle strutture "a nastro", lungo i fianchi, e la complessa squamazione caudale).
L'illustratore Andrey Atuchin ne propone una suggestiva ricostruzione ambientale. 

Godefroit et al. (2014) descrivono un nuovo ornitischio, Kulindadromeus. In poche ore la scoperta è stata segnalata sui principali notiziari di divulgazione scientifica. Il motivo non risiede nella stazza o nelle proporzioni dell'animale (non tra i più spettacolari), ma nei dettagli del suo tegumento. Alcuni esemplari mostrano tracce di tubercoli e piumaggio, in associazione alle parti ossee. Gli ornitischi non sono particolarmente prossimi agli uccelli (malgrado il significato del nome), e resti di forme piumate sono ad oggi rarissimi. Ma la particolarità di questo ritrovamento riguarda sopratutto la complessa combinazione e varietà di piume e tubercoli, in parte inattesa. Ad esempio, la presenza di filamenti che si diramano direttamente dalle "squame" dimostra quanto poco sia indicativo il ritrovamento di tubercoli (ampiamente documentati, in vari gruppi mesozoici, non aviani e aviani), per sostenere o meno l'assenza di piumaggio. 

Il materiale supplementare dell'articolo è scaricabile gratuitamente.

Impronte di pelle, in un esemplare di Edmontosaurus (Osborn, 1912)