mercoledì 29 febbraio 2012

Acustica paleontologica

Alcune scoperte hanno una rilevanza piuttosto relativa... Recentemente, è stato possibile determinare che, tra i reali colori del piumaggio di Archaeopteryx, era presente il nero. Ciò aggiunge poco alla nostra conoscenza di quel primitivo uccello, divenuto uno dei più celebri simboli dell'evoluzione. Malgrado tutto, il nuovo tassello conserva una grande potenza evocativa. Improvvisamente, un mondo distante 150 milioni di anni, pressochè insondabile, ci appare più familiare, più reale. La distanza cronologica che ci separa da quell'epoca è pari a 25mila volte la durata dell'intera storia della Civiltà e, per un istante, quell'enorme cifra sembra annullarsi, grazie all'immagine mentale di una singola penna nera, dedotta da un pezzo di roccia. Tra le particolarità di simili scoperte vi è l'immediatezza delle suggestioni, qualità tanto ricercata dalla migliore paleoarte. Anche i suoni, come i colori, possono renderci partecipi di quello stesso intenso coinvolgimento emotivo... Basti pensare alla musica e al canto. Ma la pietre (fossili inclusi) sono mute e sorde. O forse... No, sono davvero mute. Tuttavia, nel caso dei fossili, anche il silenzio può essere eloquente.

Immagini ottenute con microscopia SEM; dettagli degli apparati stridulatori di forme viventi (Tettigoniidae: A- Panacanthus pallicornis B- Daedalellus nigrofastigium C- Cyphoderris buckelli) ed estinte (Haglidae: D- Archaboilus musicus) - Gua et al (2012)

Un team di ricerca anglo-cinese ha creato una simulazione del "canto" di un insetto giurassico (età batoniana-calloviana), Archaboilus musicus, appartenente a Haglidae, un gruppo estinto imparentato con grilli & co. Il fossile conserva i dettagli dell'apparato stridulatore. La simulazione è stata resa possibile da uno studio biomeccanico della stridulazione nelle forme viventi più prossime, poi applicato all'estinto Archaboilus (Gua et al, 2012). Forse il richiamo elettronico può non convincere (?), ma mantiene comunque un certo grado di verosomiglianza. A. musicus emetteva una nota a 6,4 kHz, della durata di 16 millisecondi. Ciò può rivelarsi d'interesse nello studio evolutivo della comunicazione sonora negli insetti.


Tra i tettigoniidi (in questo video, Panacanthus cuspidatus) gli organi stridulatori, contraddisti da una serie di dentelli, sono situati sulle ali frontali. I suoni vengono emessi tramite il loro sfregamento. 

Da notare la ricostruzione ambientale 3d / Juliane K. Hinz et al. (2010): A high-resolution three-dimensional reconstruction of a fossil forest (Upper Jurassic Shishugou Formation, Junggar Basin, Northwest China). Abstract, Palaeobiodiversity and Palaeoenvironments, 90: 203-214.

Wing stridulation in a Jurassic katydid (Insecta, Orthoptera) produced low-pitched musical calls to attract females Jun-Jie Gua, Fernando Montealegre, Daniel Robert, Michael S. Engela, Ge-Xia Qiao and Dong Rena. PNAS February 6, 2012, doi: 10.1073/pnas.1118372109  / SUPPORTING INFORMATION

Quanti dei lettori sono sinceramente interessati ai dettagli dell'aspetto esteriore o dell'etologia (aspetti spesso solo speculabili, poco ricercati dai paleontologi Per approfondimenti) di Archaboilus musicus? Gli insetti fossili non sono tra i soggetti più celebrati dalla paleoillustrazione, malgrado l'importante valenza zoologica e l'elevato numero di reperti eccezionali (si pensi agli esemplari conservati nell'ambra!)--> vedi "Antropocentrismo e Paleoillustrazione". Per ragioni poco scientifiche, ma intuibili, sarei disposto a smerciare infiniti invertebrati inglobati nell'ambra per una singola, mezza ala di pterosauro, conservata nel medesimo stato (naturalmente non esiste, se non nello studio del Professor Challenger). Va comunque ricordato che, prima di questo studio, già esistevano esempi di ricostruzioni "paleo-acustiche", con due soggetti tra i più carismatici: il dinosauro Parasaurolophus, e l'uomo. O meglio, un artefatto umano, un flauto paleolitico (Pleistocene).

SENTER, P. 2008. Voices of the past: a review of Paleozoic and Mesozoic animal sounds. Historical Biology, 20:255–287.

AGGIORNAMENTO 06/05/2012 Simulazioni sonore sono state recentemente sperimentate anche con Mammuthus imperator (intervista Marguerite Humeau)

 per approfondimenti: INFO / H2VP Paleobiomechanics /
 Diegert, Carl F.; and Williamson, Thomas E. (1998). "A digital acoustic model of the lambeosaurine hadrosaur Parasaurolophus tubicen". Journal of Vertebrate Paleontology 18 (3, Suppl.): 38A.

 uno strumento musicale, databile a 35mila anni fa


Colori, suoni... e gli odori? Alcune settimane fa, è stata annunciata la fioritura di esemplari botanici "rigenerati" dopo 32mila anni... Piante a fiore, della specie Silene stenophylla.

It is a miracle to smell a plant which is 30,000 years old, the researchers say.

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