L'atteso film di Terrence Malick, "The Tree of Life", dedicherà spazio anche al tema dell'evoluzione biologica, e non mancheranno comparse mesozoiche... Viene promessa una certa attenzione verso il dato scientifico, tuttavia l'immagine di anteprima appare piuttosto tradizionale, presentando due icone "alla Jurassic Park": un celurosauro spiumato e un Parasaurolophus dall'anatomia poco chiara. Probabilmente, saranno tra le vittime digitali di un teatrale cataclisma, con l'Asteroide a chiudere il sipario, come lasciano intuire le immagini del trailer . Se ho ragione, quel Parasaurolophus sarà davvero sfortunato, non appartenendo nemmeno all'epoca tardo maastrichtiana (approfondimenti sulla fauna a dinosauri della Hell Creek Fm.)... Volendo ridurre il film a simili questioni "nerd", credo sarà ancora più curioso scoprire come presenteranno l'alba dei tetrapodi. “We’re animating dinosaurs, but it’s not Jurassic Park. The attempt is to treat it as if somehow a camera wound up in the middle of these periods when dinosaurs roamed the earth and creatures first started to emerge from the sea onto the land. The first mammals appearing. We’re doing a number of creatures all seriously scientifically based. I think when it’s finished it’ll be something that’s referred to for years.”. (fonte) A partire dal 1978, Malick cominciò a lavorare ad un ambizioso progetto cinematografico, risultato fallimentare, in cui era già presente il tema dell'Evoluzione (fonte). The Tree of Life, di cui Malick ha curato sia la regia che la sceneggiatura, dovrebbe essere la riproposizione e lo sviluppo di un suo ambizioso progetto risalente agli anni Settanta e a cui era stato dato il titolo Q. Ai tempi, stando al drammaturgo e attore Sam Shepard, il concept appariva «assolutamente splendido ma virtualmente non filmabile» mentre Richard Taylor, esperto di effetti speciali che vi aveva collaborato per qualche tempo, ne aveva parlato in termini quantomeno sorprendenti: «Immaginate questo surrealistico mondo popolato di rettili. C’è questa creatura, un Minotauro, che dorme nell’acqua e sogna l’evoluzione dell’universo, vedendo la terra cambiare da un mare di magma alla prima vegetazione, ai dinosauri e quindi all’uomo». Ed ecco che oggi, a distanza di oltre vent’anni da queste due testimonianze, Brad Pitt, vale a dire una delle due star di Hollywood – insieme a Sean Penn – ad avere lavorato nel film finalmente messo su pellicola e montato (?), non contribuisce di certo a “raffreddare” le aspettative degli appassionati: «Adoro Terry Malick. The Tree of Life è un film profondo, sul tempo, l’esistenza e il nostro posto all’interno di questo ciclo. Il film si apre con un Dio che dorme sott’acqua, sognando le origini dell’universo, dal Big Bang in avanti». Nel cinema degli ultimi decenni, vi sono altri esempi di film in cui viene mostrata la "Storia della Vita", nella sua versione universale e popolare? Non mi vengono in mente molti esempi, ma ora non ho modo di approfondire... (Mission to Mars/2000; Genesis/ 2004). Davvero spettacolare la marcia marziana di "Allegro non troppo"/1976, un evoluzione al ritmo del Bolero (VEDI PRIMA PARTE). |
venerdì 22 aprile 2011
"The Tree of Life": l'evoluzione in atto, sul grande schermo (?)
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